Scopri con noi l’itinerario per l’escursione al Rifugio Antonio Curò in alta Val Seriana
Tra i più storici della bergamasca, aperto addirittura nel 1886, Il rifugio Antonio Curò è situato sopra Val Bondione, in Alta Val Seriana, ad una quota di circa 1915 metri. Deve il suo nome all’Ingegner Curò, allora presidente del CAI di Bergamo. Oltre all’edificio estivo, recentemente, è stato costruito un ostello di alta qualità. In questo articolo vediamo la descrizione dell’itinerario che porta, partendo dall’abitato di Valbondione, a raggiungere proprio questo rifugio.

RIASSUNTO DELLA GITA
DIFFICOLTA’: media
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 950 mt circa
QUOTA MAX: 1915mt circa
TIPOLOGIA: A/R
DURATA: 3.0h la sola andata
PARTENZA: Valbondione (BG)
ARRIVO: Rifugio Curò (BG)
SEGNAVIA CAI: 305
La partenza è da Valbondione, località Grumetti, dove è possibile lasciare l’auto. Se i posti sono già tutti occupati, dovremo parcheggiare più a valle, nei pressi dell’ampio parcheggio del Palazzetto dello Sport. Ricordati, per non incorrere in multe, di acquistare il gratta e sosta presso gli esercenti abilitati in paese.
Il sentiero parte subito dietro la cappelletta. Si addentra da prima nel fresco e piacevole bosco di latifoglie ma una volta raggiunte le imponenti pareti di roccia, si inerpica con pendenza più marcata lungo il fianco della montagna. Nonostante questo il sentiero resta ampio e facile per tutto il percorso, con splendide e suggestive viste panoramiche sul fondo valle.

Giunti al rifugio il panorama si apre. Dinnanzi a noi il famoso lago del Barbellino, chiuso dalla diga che, seguendo il calendario ufficiale dei rilasci, genera le famose cascate del Serio. Lo spettacolo del triplice salto d’acqua di oltre 300 metri d’altezza richiama migliaia di visitatori ed in queste giornate sarà bene premunirsi di pazienza e partire con largo anticipo, per evitare l’inevitabile calca.

Oltre al lago ed alle cascate, nei pressi del rifugio è possibile ammirare la famosa “spada nella roccia”, un opera realizzata da Matteo Rodari, guardiacaccia del Parco delle Orobie, nel 2016.
Infine il rifugio Curò è la porta di accesso a numerose pregevoli escursioni, come il Pizzo Recastello, il Pizzo Strinato od il rifugio Coca. I meno allenati possono fermarsi lungo le sponde del lago artificiale del Barbellino o proseguire per meno di un’oretta fino a raggiungere le acque di quello naturale.
Il rifugio vanta ben 92 posti letto ed un’ottima cucina tradizionale.
Il rientro avviene lungo lo stesso itinerario percorso all’andata.

L’itinerario è facile ed alla portata di tutti, con un minimo di allenamento. Trovi la mappa interattiva del percorso, completa di altimetria e traccia GPS scaricabile, a questo link.
Organizza sempre con attenzione le tue gite, scegliendo il materiale e l’equipaggiamento adatto e verificando l’itinerario prima di percorrerlo.
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