Scopri con noi l’itinerario per l’escursione al Rifugio Calvi, in alta Val Brembana
Il Rifugio Calvi si trova ad una quota di 2015 metri, nel comune di Carona, in alta Val Brembana. Di proprietà del CAI di Bergamo, il primo edificio risale al 1935, ma è stato interamente ricostruito e quindi inaugurato nel 1984. Deve il suo nome ai 4 fratelli Calvi: Attilio, Santino e Giannino, morti durante la prima guerra mondiale, e Natale, morto in un incidente in montagna nel 1920.
Il rifugio è posto in una conca occupata dal lago Rotondo. Da qui si possono ammirare le vette dei Pizzo del Diavolo di Tenda ed il Diavolino, il monte Cabianca, Grabiasca e Poris. In questo articolo vedremo l’itinerario di salita al rifugio partendo da Carona.
RIASSUNTO DELLA GITA
DIFFICOLTA’: media
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 865 mt circa
QUOTA MAX: 2015 mt
TIPOLOGIA: A/R
DURATA: 3.5h la sola andata
PARTENZA: Carona(BG)
ARRIVO: Rifugio Calvi (BG)
SEGNAVIA CAI: 210
La partenza è da Carona. Lasciamo l’auto in uno dei parcheggi bordo strada appena sopra l’abitato ed il lago, sulla sponda destra del fiume. Ricordiamoci di acquistare preventivamente uno dei gratta e sosta presso gli esercenti autorizzati in paese.
Evidenti cartelli indicano la nostra destinazione, assieme all’abitato di Pagliari, il Rifugio Longo e la Val Sambuzza. La strada è inizialmente asfaltata immersa nel bosco, e la percorriamo per circa 10 minuti. In breve raggiungiamo l’abitato di Pagliari, caratteristico borgo tipicamente alpino. Ignoriamo il segnavia 247 a destra per il sentiero estivo, che si trova all’inizio del borgo, e proseguiamo dritti attraversandolo.
Ora su mulattiera, ignoriamo al successivo bivio le indicazioni per la Val Sambuzza. Mantenendoci sull’ampia mulattiera, guadagniamo quota, camminando all’interno del bosco.
Giunti ad un bivio, ignoriamo le indicazioni per il Rifugio Longo, e proseguiamo sulla mulattiera carrozzabile. Da qui il sentiero spina brevemente e da tempo di riprendere fiato. In località lago del Prato il bosco si apre, lasciandoci ammirare le cime che ci circondano. Al termine del piccolo laghetto termina anche il falso piano ed il sentiero torna nuovamente a salire, addentrandosi ancora nel bosco di conifere.
Con pendenze marcate raggiungiamo in breve i piedi della diga del lago Fregabolgia. Saliti sulla sponda orografica destra del lago, lo costeggiamo in falso piano. In breve, con un ultimo strappetto giungiamo infinne alla nostra meta, il rifugio Calvi.
Dal rifugio si possono effettuare interessanti escursioni. E’ possibile infatti raggiungere le sorgenti del Brembo, i laghi di Poris, il sentiero Longo. i più allenati possono conquistare la vetta del Pizzo del Diavolo di Tenda od il Pizzo Poris, il monte Cabianca, Madonnino o Grabiasca.
Il rifugio vanta 86 posti letto ed un’ottima cucina casereccia.
Il rientro avviene lungo lo stesso itinerario percorso all’andata.
L’itinerario è tecnicamente facile ma richiede un minimo di allenamento. Trovi la mappa interattiva del percorso, completa di altimetria e traccia GPS scaricabile, a questo link.
Organizza sempre con attenzione le tue gite, scegliendo il materiale e l’equipaggiamento adatto e verificando l’itinerario prima di percorrerlo.
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